Alta tensione tra Governo e Regioni, Toti: “Dl pubblicato senza confronto, scorretto”.
“Siamo riuniti come Regioni, ma vorrei che fosse chiaro che il decreto legge del governo con queste misure e’ gia’ pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Trovo assai scorretto che il governo adotti una simile misura senza neppure parlarne con gli enti locali. Mentre noi discutiamo dei suggerimenti da dare al governo, la legge e’ gia’ stata fatta. Tutti in casa, a prescindere da dati, zone gialle, diffusione del virus. Ma deve essere chiaro di chi e’ la responsabilita’ di tutte queste assurdita’”. Parole al vetriolo per il presidente della Regione Liguria e vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Giovanni Toti, contro il decreto legge approvato nella notte.
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“La limitazione della liberta’ dei cittadini deve essere proporzionata al rischio del covid- ribadisce il governatore- ora, qualcuno del governo mi spieghera’ perche’, di fronte a dati in calo della Liguria, come di molte altre regioni, un fratello non potra’ passare il Natale con la sorella, un genitore con i figli”.
Toti si chiede se “qualcuno a Roma ha mai viaggiato per l’Italia, o vivono tutti ai Parioli? Perche’ se stai in una grande citta’ puoi muoverti liberamente, se invece stai in un piccolo comune, probabilmente dovrai passare il Natale e il Capodanno da solo, anche se i parenti vivono a poche centinaia di metri ma in un altro comune. Magari ci si infetta di piu’ se si attraversa il confine tra un comune e l’altro, mentre se si va da un capo all’altro di una grande citta’, il virus ci risparmia? Questa non l’avevo ancora sentita”.
Lo stesso, prosegue il governatore, “vale per ristoranti e bar: se uno ha un ristorante o un bar in un grande citta’, “buon per lui”, si fa per dire. Se la trattoria e’ in un piccolo paese, in una frazione, per chi stara’ mai aperta? Se hai una casa a Cortina o Courmayeur e parti per le vacanze prima del 21 dicembre va tutto bene, ma se vuoi portare a Santo Stefano tuo figlio a fare una passeggiata nel parco, che e’ nel comune vicino al tuo, non puoi”.
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