COVID. NURSING UP: DECEDUTI 50 INFERMIERI, RIPARTONO FLASH MOB.
Continua il presidente Nursing Up, De Palma: “Ma quanto accade negli ospedali italiani oggi non crediate sia diverso da cio’ che abbiamo visto con la prima ondata. Ci arriva nelle ultime ore, infatti, la scabrosa testimonianza di infermieri dell’Ospedale del Mare di Napoli che affermano di non avere piu’ a disposizione tute da indossare e che devono ricorrere, udite udite, a sacchi dell’immondizia. Ci potrebbe in parte consolare il fatto che grazie alle recenti restrizioni i contagi di infermieri sono passati da una media di 500 al giorno a inizio mese, fino a 200 nelle ultime 48 ore. Ma se la disorganizzazione continua, noi non ci sentiamo di poter coltivare false speranze, anzi, siamo allarmati e rifiutiamo persino il pensiero di dover lottare di nuovo senza armi. Per questo in Emilia Romagna, gia’ questa mattina, a Rimini, scendiamo in piazza ancora una volta. Il primo, simbolico, dei tanti flash mob che si terranno in dicembre, per mettere in evidenza che gli infermieri tengono alta la guardia, e per chiedere ai Prefetti di farsi portavoce presso il Governo e le Regioni, che ci hanno riconosciuto l’indennita’ professionale solo dopo averci costretto a scendere in piazza e a scioperare per 24 ore, di intervenire presso le aziende sanitarie affinche’ le stesse ci garantiscano, in via stabile e continuativa, tutti gli strumenti di protezione necessari per la nostra incolumita’, e per assicurare le ulteriori risposte che ci sono state promesse, e senza le quali proseguira’ il nostro stato di agitazione”. Gli infermieri “combattono ogni giorno nelle corsie e nelle stanze d’ospedale per tutelare la salute degli italiani. Il nostro sindacato allo stesso modo combatte ogni giorno per sostenere quegli obiettivi che diventano una priorita’, alla luce dello sforzo profuso, per reggere un sistema sanitario che senza infermieri sarebbe gia’ un cumulo di macerie”, conclude De Palma.
Agenzia DiRE www.dire.it