COVID. ASL ROMA 5: PROSSIMA APERTURA NUOVO DRIVE-IN A SUBIACO.
TRASPORTO 118. Sempre in tema di offerta sanitaria per i comuni della Valle dell’Aniene e’ bene rassicurare i cittadini che non c’e’ una carenza di servizio di trasporto del 118. Il territorio della Valle dell’Aniene e’ composto da 21 piccoli comuni per un totale di 32.094 abitanti. Questo territorio e’ coperto da ARES 118 con: 1 automedica H24 (Subiaco); 1 ambulanza H24 (Subiaco); 1 ambulanza H24 (turno diurno 8-20 ad Arsoli, turno notturno 20-8 a Subiaco). Ci sono quindi tre mezzi di soccorso per 32.094 abitanti (rapporto ben superiore a quanto previsto dal Decreto Ministeriale n.70/2015 che stabilisce lo standard di 1 mezzo di soccorso ogni 60.000 abitanti). ARES 118 interviene sul territorio della Valle dell’Aniene, vista la particolarita’ della disposizione dei piccoli comuni, utilizzando anche mezzi di soccorso che sono posizionati in comuni che circondano il Distretto Sanitario di Subiaco. In particolare: postazione di Vicovaro (comune di 3.949 abitanti) 1 ambulanza H12; postazione di Tivoli (comune di 56.404 abitanti) 2 ambulanze H24 e 1 ambulanza H12; postazione di Palombara (comune di 13.178 abitanti) 1 ambulanza H24; postazione di Guidonia (comune di 89.604 abitanti) 1 automedica H24 e 1 ambulanza H24. Considerando questa area allargata del territorio “Valle dell’Aniene”, ci sono 10 mezzi di soccorso per 195.229 abitanti (rapporto molto al di sopra di quanto previsto dal citato Decreto Ministeriale n.70/2015). Sempre in tema di trasporto l’Azienda ha indetto una gara (del. 1372 del 22 ottobre 202) per l’affidamento del servizio di trasporto sanitario secondario (all’interno dell’azienda). Per Subiaco una ulteriore ambulanza di tipo A h12/7 (dalle 8.00 alle 20.00) con autista soccorritore e infermiere. – RIORGANIZZAZIONE PER COVID Presso l’ospedale Angelucci di Subiaco sono a disposizione due posti di terapia sub intensiva gestito dal personale medico con il supporto anestesiologico in servizio h24. Si specifica che tali posti sono di supporto assistenziale ed escluse dalla rete regionale delle Terapie Intensive. Il nosocomio sublacense non dispone (come indicato dal DCM 70) di posti di Terapia Intensiva. Il protocollo prevede che un paziente che necessiti di terapia intensiva venga dirottato immediatamente presso altre strutture dotate di terapia Intensiva all’interno della Rete Regionale. – VOLO NOTTURNO ELISUPERFICIE. Siamo in attesa, ormai e’ una questione di pochi giorni, della definitiva autorizzazione al volo notturno dell’elisuperficie di Subiaco dopo aver ottemperato alle richieste dell’Enac.
SERVIZI SANITARI ATTIVI. Posti letto Covid – Da ordinanza regionale (Z00065 del 5 novembre), Subiaco doveva avere almeno 2 Posti Letto (PL) ordinari COVID. Per anticipare le eventuali future necessita’, visto l’andamento in forte crescita dell’epidemia, i Posti Letto sono stati portati a 10. È stato richiesto alla Regione Lazio il codice SIO per i 10 letti di medicina COVID e comunicatane l’attivazione. La scelta e’ stata quella ovviamente di dedicare l’assistenza dovuta ai cittadini di questo territorio. Si tratta di un reparto a bassa intensita’ di cure che presenta una dotazione organica e strumentale che consente l’assistenza anche di tipo intensivo, essendo tra l’altro dotato oltre che di caschi C-PAP di 4 ventilatori polmonari. – NUOVE TECNOLOGIE. Proprio per fronteggiare l’emergenza il lavoro di aggiornamento e acquisizione di nuove tecnologie e’ proseguito senza sosta. Per l’ospedale di Subiaco sono stati acquistati, collaudati ed attivati: 2 ventilatori non invasivi; 6 ventilatori di alta fascia: due di questi ventilatori sono stati consegnati circa un mese fa, insieme a 3 sistemi di monitoraggio. A Subiaco e’ stato poi destinato un ecotomografo di alta fascia e di ultima generazione e a breve sara’ consegnato un video laringoscopio. L’intendimento dell’azienda e’ quello di mantenere un presidio “di sicurezza” per i pazienti COVID di questo territorio e dedicare i 10 posti letto ad un livello assistenziale medio, prevedendo il trasferimento dei livelli piu’ complessi presso i presidi COVID di Palestrina e Tivoli, pur consapevoli del fatto che, soprattutto nei pazienti COVID anziani la repentina evoluzione del quadro clinico puo’ determinare scenari imprevedibili che richiedono il massimo livello assistenziale. L’Azienda e’ vicina ad ogni famiglia dei pazienti deceduti che, nel caso di Subiaco, dal 1 novembre sono stati purtroppo sei. Tutti portatori di polipatologie cronico-degenerative. “Tutti i decessi – spiegano dalla Direzione Sanitaria Aziendale – sono avvenuti non in reparto COVID, (attivato il 16 novembre), ma nell’area di stazionamento del Pronto Soccorso e tutti i pazienti erano caricati sulla piattaforma regionale con richiesta di trasferimento in struttura con reparto COVID”.
Agenzia DiRE www.dire.it