Roma – La medicina estetica mantiene il suo trend positivo anche in tempi di pandemia. Uomini e donne di ogni tipo ed eta’ non rinunciano ai ‘ritocchini’. Le richieste di trattamenti estetici sono in costante aumento anche tra le pazienti oncologiche che cercano di riappropriarsi cosi’ della propria femminilita’. Per approfondire l’agenzia di stampa Dire ha intervistato Ilaria Proietti, specialista in dermatologia.
– La medicina estetica negli ultimi anni ha subito una grande diffusione, chi si approccia a queste procedure?
“La medicina estetica in questi ultimi anni ha raggiunto dei numeri importantissimi. Prima a queste procedure si approcciavano soprattutto persone dello spettacolo o di un certo ceto sociale. Oggi i trattamenti sono trasversali. L’identikit del paziente non e’ piu’ solo la donna ma anche l’uomo e coinvolge tutte le fasce d’eta’, dai giovanissimi agli ultra settantenni. Proprio perche’ la cura della persona sta prendendo piede e nel sentire comune e’ diventato un valore importante”.
– Nel paziente oncologico la medicina estetica che ruolo puo’ avere?
“Anche in questo cluster di pazienti le richieste sono in costante aumento. Infatti ci sono degli studi che hanno dimostrato come la cura della persona aiuta a migliorare la qualita’ della vita del paziente che si sottopone alle terapie. E molti delle pazienti oncologiche richiedono la cura estetica perche’ con le terapie la percezione ‘del se” cambia ed invece prendendosi cura del viso e del corpo mirano a riappropriarsi della loro femminilita’ e della loro persona”.
– Questi pazienti possono sottoporsi a tutti i tipi di trattamenti o qualcosa e’ precluso?
“E’ un tema molto complesso perche’ le terapie sono tante cosi’ come i trattamenti estetici. Per questo noi consigliamo sempre di rivolgersi a medici estetici, dermatologi o chirurghi plastici che abbiano delle conoscenze in campo oncologico e soprattutto che conoscano le possibili interazioni tra le procedure, i prodotti locali e le terapie in corso. Faccio l’esempio del tumore della mammella, molte donne assumono delle terapie antiormonali e quindi anche nella scelta della cosmesi, cioe’ delle creme, e’ necessario fare attenzione perche’ molti prodotti contengono i fitoestrogeni. E questi, in una donna che assume una terapia di soppressione ormonale, potrebbero costituire un problema. Inoltre alcune terapie sono fotosensibilizzanti e i laser andrebbero evitati. Tante altre poi sono le variabili legate alle infiltrazioni di acido ialuronico e botulino perche’ con determinate terapie ci potrebbero essere degli effetti collaterali. Questi pazienti sono fragili e hanno un sistema immunitario molto meno efficiente e possono andare in contro ad infezioni. Per questo le procedure vanno fatte in ambulatori certificati e che rispettano le normative vigenti”.
– La pandemia ha portato ad un’ inflessione sui volumi di lavoro oppure ha contribuito a risvegliare la voglia nelle persone di curare maggiormente il proprio aspetto?
“La mia percezione e’ che anche in questo periodo le persone stando di piu’ a casa, avendo il tempo di guardarsi maggiormente allo specchio ricercano ancora di piu’ le cure. Infatti anche se non possono raggiungere gli ambulatori o se vi accedono, la richiesta di suggerimenti su procedure e’ continua anzi soprattutto nel periodo estivo-autunnale ho registrato un aumento della richiesta. Da quello che mi dicono le pazienti o dalle osservazioni che raccolgo sui social, attraverso le mie pagine Instagram e Facebook, vedo che c’e’ grande interesse nel seguire e aggiornarsi su queste tematiche”.