SANITÀ. TUMORE PANCREAS, RICERCATORI UNITORINO SVILUPPANO NUOVA TERAPIA.
L’osservazione che la risposta immunitaria nei confronti di ENO1 e di molte altre proteine del tumore era potenziata nei pazienti sottoposti a chemioterapia, ha stimolato l’ipotesi che il trattamento chemioterapico possa essere combinato con l’immunoterapia “di precisione” basata sul vaccino contro una o piu’ proteine associate a questo tumore, aprendo una “finestra terapeutica” anche in nei pazienti con tumore avanzato. Per provare questa ipotesi, i ricercatori hanno valutato l’effetto antitumorale della combinazione tra vaccino a DNA e una singola dose di gemcitabina, proporzionalmente molto piu’ bassa di quella utilizzata per trattare i pazienti, in animali che sviluppano spontaneamente tumore al pancreas. “I risultati ottenuti – ha spiegato il Prof. Francesco Novelli, Direttore del Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute dell’Universita’ di Torino – hanno dimostrato che nei topi predestinati geneticamente a sviluppare il tumore pancreatico il trattamento combinato con chemioterapia e vaccinazione a DNA e’ molto efficace nel bloccare la progressione tumorale e nello scatenare una forte risposta da parte dei linfociti T-anti tumore. Immaginando di trasferire lo stesso risultato dai topi ai pazienti con tumore pancreatico, il trattamento combinato potrebbe aumentare la sopravvivenza dei pazienti e migliorare la qualita’ di vita. Si tratta quindi di un risultato molto incoraggiante, in quanto non esiste attualmente nessun trattamento chemioterapico in grado di determinare anche un solo piccolo ma significativo aumento di sopravvivenza nei pazienti con tumore pancreatico”.
Agenzia DiRE www.dire.it