La cerimonia nel ‘suo’ Globe Theatre, poi l’ultimo saluto nella Chiesa degli Artisti a piazza del Popolo.
ROMA – Roma saluta per l’ultima volta Gigi Proietti. AlGlobe Theatre di Villa Borghese, la cerimonia funebre per il grande attore romano scomparso il 2 novembre, all’età di 80 anni. Il carro funebre contenente le spoglie dell’attore, scortato da un corteo di sei moto della Polizia locale di Roma Capitale, altre dei Carabinieri e diverse auto, prima della cerimonia ha effettuato un passaggio su alcune strade della città. A via Veneto, in particolare, è stato salutato dagli applausi dei romani presenti sui marciapiedi. Poi il corteo ha raggiunto Villa Borghese, tra ali di cittadini e rappresentanti delle forze dell’ordine, anche a cavallo. Ad accoglierlo sul palco per l’ultima volta, in quello che è stata la sua casa artistica negli ultimi anni – Proietti era infatti il direttore del teatro specializzato in rappresentazioni delle opere di Shakespeare – sono stati i familiari, gli amici e le maestranze del Globe. Tra loro anche attori e personaggi noti come l’ex sindaco di Roma, Walter Veltroni, Paola Cortellesi, Marisa Laurito, Flavio Insinna, Edoardo Leo, Enrico Brignano. Per il Comune di Roma, la sindaca Virginia Raggi, risultata positiva al Covid ieri sera e quindi in isolamento, ha tenuto un breve collegamento video mentre era presente il presidente dell’Assemblea capitolina, Marcello De Vito.
Il feretro di Proietti è stato infine adagiato sul palcoscenico tra la commozione e gli applausi scroscianti dei presenti,interminabili, tra quattro rappresentanti delle forze dell’ordine di cui due agenti della Polizia locale in alta uniforme.
RAGGI: “GIGI MANCHERÀ A ROMA, DOPO PANDEMIA GRANDE EVENTO”
“Gigi ci mancherà tanto. Oggi Roma inizia a restituire tutto l’amore che ha ricevuto, ma quando questa pandemia sarà finita organizzeremo qualcosa di ancora più grande che abbiamo dovuto rinviare”. Queste le parole del sindaco di Roma, Virginia Raggi, in video connessione da casa, in occasione della cerimonia funebre per Gigi Proietti al Globe Theatre di Villa Borghese. “Gigi Proietti era amatissimo da tutti noi- ha aggiunto- Lo abbiamo voluto salutare per l’ultima volta facendo sfilare il feretro per le strade della città. E abbiamo visto durante il percorso tante persone ordinate che applaudivano, perché Roma ha perso una parte della propria anima“. “Oggi- ha concluso Raggi- siamo tutti qui al Globe, un altro luogo simbolo per Proietti che ora aggiungerà il suo nome insieme a quello di Silvano Toti. Perché è importante che restino ricordi tangibili in città di una grande persona, un grande artista, un grande attore e un grande intellettuale”.
MAURISA LAURITO: “GIGI PROIETTI ERA IL TEATRO E NON MORIRÀ MAI”
“L’altra sera ho guardato ‘Preferisco il paradiso’ e ho capito che non dobbiamo essere tristi perché tu, Gigi, sarai qui da qualche parte con un sorriso sornione a guardarci. Questo lutto è di tutti, non potremo mai consolarci con qualcun altro che potrà assomigliare nemmeno lontanamente a Gigi, che era troppo speciale: energia pura sul palcoscenico, pigrizia brillante a casa, tiratardi a casa con gli amici, mai maschilista, sempre pronto a correre in aiuto. Gigi era il teatro, elegante signorile, appassionato e sincero. Grazie per avermi dato la tua amicizia. Qualcuno ha detto che non si muore mai finché si continua a parlare di te. Quindi tu non morirai mai. Io ti porterò sempre con me”. Così l’attrice Marisa Laurito, in lacrime, durante il discorso tenuto in occasione della cerimonia funebre per Gigi Proietti al Globe Theatre.
Lo striscione di tifosi della Roma, a piazza del Popolo
VELTRONI: “ERA UN INTELLETTUALE POPOLARE”
“Se oggi fosse stato un giorno qualsiasi, lontano dalla lotta che stiamo tutti conducendo contro questo cavaliere bianco, a salutare Gigi qui sarebbe venuta tutta Roma: vigili col fischio, vetturini, pensatori, macellai e musicisti. Proietti era colto, aveva studiato, pensato e scritto ma ha cercato sempre di coniugare la qualità al pubblico. Era un intellettuale popolare, colto e semplice“. Questo uno dei passaggi del discorso che l’ex sindaco di Roma, Walter Veltroni, ha tenuto al Globe Theatre di Villa Borghese dove si è tenuta la cerimonia funebre per Gigi Proietti. “Magnifica è stata la vita di Luigi Proietti, in arte Gigi- ha aggiunto- e quanto stupore e dolore può creare in milioni di persone l’improvvisa uscita di scena di attore. L’Italia intera, già provata da questo anno, ha pensato che la sua morte fosse davvero troppo. Quando ascoltavi Gigi si aveva la rassicurante sensazione che dietro un’irrefrenabile risata c’era anche qualcos’altro di colto: ti sentivi più intelligente ridendo. Per lui la risata aveva un valore liberatorio e quasi rivoluzionario”. Veltroni poi ha anche ricordato i giorni della nascita del Globe Theatre di Villa Borghese. “Sembrava una follia quando riuscimmo in pochi mesi a realizzare questa struttura- ha detto- invece ora questo è diventato il luogo dell’educazione teatrale per moltissimi ragazzi”.
GLI APPLAUSI IN PIAZZA DEL POPOLO
Dopo la cerimonia funebre laica al Globe Theatre, a Roma sono iniziati nella Chiesa degli artisti di piazza del Popolo i funerali di Gigi Proietti, il grande attore romano scomparso il 2 novembre scorso nella Capitale, nel giorno del suo 80esimo compleanno. La messa si è aperta alla presenza di un picchetto dei Carabinieri, che hanno anche portato una corona di fiori nella chiesa, segno della simpatia dell’Arma per il personaggio del maresciallo Rocca, da lui interpretato gli anni scorsi. Molti i cittadini presenti fuori dalla chiesa. Tra i presenti all’interno, oltre al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e al presidente dell’Assemblea capitolina, Marcello De Vito, anche altri artisti come Fiorello, Enrico Vanzina e Rodolfo Laganà, che ha detto “muore una parte di Roma”, e poi Enrico Brignano, che invece prima di entrare in chiesa ha detto: “Oggi la città è mesta, ci manca qualcosa. Lui era un segno dei nostri tempi e il segno è di non dimenticare la cultura“. All’arrivo del feretro si sono alzati altri applausi, sia dai presenti in piazza che dalle persone alle finestre.
L’ABBRACCIO DEI ROMANI: “ERA L’ULTIMO RE”
“Sono qui perché era un grande ed era l’ultimo re di Roma”. Il covid non ferma l’abbraccio di Roma a Gigi Proietti. Sono decine le persone che nonostante una piazza del Popolo blindata si sono affacciate, con un cartello o un fiore, ai margini della piazza per dare un ultimo saluto all’attore romano. “Era un grande artista, un grande uomo”, racconta una donna. Un amore che è esploso in un lungo applauso di alcune decine di persone che in via di Ripetta si sono avvicinate alle transenne mentre Gigi Proietti faceva il suo ingresso nella Chiesa degli Artisti. “Era un tifoso della Roma, romano e romanista, era uno del popolo, era impossibile non venire qui”, le fa eco una anziana vestita con la maglia della As Roma. “Gigi in paradiso manca un grandioso e quello sei tu”, recita un cartello. “Ricordo la sua spontaneità e poi sicuramente era un uomo buono. Erano i suoi occhi a parlare”, ricorda una ragazza commossa.
L’OMAGGIO A PALAZZO DEI CONGRESSI
A Roma anche la facciata di Palazzo dei Congressi all’Eur accoglierà un omaggio al grande mattatore romano scomparso, per ricordarlo nel giorno delle esequie. Dalle 18.30 di oggi alle 22, fino a sabato 7 novembre, una videoproiezione di immagini del volto e del sorriso luminoso del maestro, che si conclude con il saluto ‘Ciao Gigi’, animerà il marmo del prospetto principale di Palazzo dei Congressi a piazzale Kennedy per un commosso saluto. Un omaggio voluto da Eur Spa, in un momento in cui non sono permesse commemorazioni ed eventi pubblici, che sia visibile in totale sicurezza anche dai molti romani che non possono raggiungere il centro e che si trovano ogni giorno a transitare per l’Eur. L’installazione sarà visibile da viale della Civiltà del Lavoro.
‘CIAO GIGI’ SUI BUS ATAC
‘Ciao Gigi’. È il saluto che accompagna il grande manifesto di Gigi Proietti comparso oggi, nel giorno dei suoi funerali, su diversi bus Atac di Roma. La foto, la stessa che sarà proiettata a partire dalle 17.30 anche sulla cupola della Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica, ritrae il grande attore romano con le braccia spalancate che salutano il suo pubblico e lo sguardo sorridente in una delle sue repliche di ‘Cavalli di battaglia’. L’iniziativa è di Roma Capitale in collaborazione con Atac. La sindaca Virginia Raggi oggi ha proclamato il lutto cittadino “per rendere omaggio a un artista indimenticabile, interpretando così il sentimento di vicinanza e partecipazione sincera al dolore dei familiari e degli amici che accomuna tutta la cittadinanza”.
con la collaborazione di Marco Agostini, Carlotta Di Santo e Nicoletta Di Placido
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