Usa 2020, la battaglia è aperta: l’America appesa al voto postale, slittano i risultati
di Vincenzo Giardina
Ancora pochi gli stati da assegnare, Trump sembra avanti ma Biden punta sul voto postale per recuperare lo svantaggio.
Voto dopo voto, gli Stati Uniti cercano di capire chi sarà il prossimo inquilino della Casa Bianca. L’election night non ha restituito un vincitore certo, i risultati sono deludenti per il democratico Joe Biden che vede le sue possibilità di vittoria appese allo spoglio del voto postale mentre già arrivano da parte di Trump le accuse di brogli.
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Al momento restano da assegnare ancora pochi stati. Biden guida nel Maine, in Arizona e in Nevada, dove però la differenza tra i due candidati si sta assottigliando. Trump è davanti in Michigan e in Pennsylvania, mentre Wisconsin, North Carolina e Georgia sono ‘too close to call’, ancora in bilico.
Per definire chi sarà il prossimo presdente degli Stati Uniti sarà quindi necessario aspettare che si completi lo spoglio del voto postale, un’operazione che potrebbe richiedere giorni.
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Articolo in aggiornamento
Ore 08:30 – TRUMP: “ABBIAMO VINTO, MA CI SONO BROGLI”
Ore 06:35 – TRUMP VINCE IN TEXAS E IOWA
Il Texas appare destinato a restare repubblicano, a conferma di una tradizione che dura dal 1980. Con circa il 90 per cento dei voti scrutinati, Donald Trump ha infatti un vantaggio di sei punti percentuali sullo sfidante Joe Biden, anche se dal conto non sono compresi i voti per posta. Secondo i dati diffusi nella notte, dopo un’affluenza record, il presidente uscente ha un vantaggio di quasi 600.000 voti. Il Texas vale 38 “grandi elettori”, meno solo della California (55). Trump ha conquistato anche lo Iowa, uno Stato del centro del Paese, dunque lontano dal Texas e dal confine con il Messico. Sei in questo caso i “grandi elettori” in palio.
Ore 06.30 – BIDEN IN VANTAGGIO IN ARIZONA
Con circa tre quarti dei voti scrutinati il candidato democratico Joe Biden sembra avviarsi verso la vittoria in Arizona, uno degli Stati ritenuti in bilico. L’ex vicepresidente di Barack Obama ha ottenuto fino ad adesso il 53,6 per cento delle preferenze contro il 45 del presidente Donald Trump. Tra i primi voti a essere registrati, riferisce il New York Times, anche quelli per posta inviati prima del giorno
delle elezioni.
Ore 06:10 – UFFICIALE, LA FLORIDA VA A TRUMP
Il presidente Donald Trump si è aggiudicato il voto in Florida, uno Stato che vale 29 “grandi elettori” ed era considerato uno dei più in bilico: lo ha riferito il quotidiano Miami Herald, rilanciando dati pressoché definitivi. Con il 99 per cento dei seggi scrutinati, infatti, il capo di Stato in carica ha ottenuto poco di più del 51 per cento dei voti contro il 47,7 per cento dello sfidante democratico Joe Biden. Tra i due candidati ci sarebbe quindi un distacco di circa 400.000 voti. Il dato riportato dal Miami Herald differisce in piccola parte da quello segnalato dal New York Times, secondo il quale i dati restano gli stessi ma la percentuale di voti scrutinati è ferma al 94 per cento. Secondo alcuni analisti, uno dei fattori che ha portato alla sconfitta di Biden è stato il basso, e in parte inatteso, riscontro ottenuto presso la comunità di cittadini di origine ispanica, che rappresentano più di un quarto della popolazione della Florida.
Ore 05:54 – L’OHIO SI COLORA DI ROSSO, VINCE TRUMP
L’Ohio, uno Stato che si è storicamente rivelato in linea con le tendenze nazionali, potrebbe andare a Donald Trump: lo indicano i dati aggiornati dopo lo scrutinio dell’88 per cento delle schede, anche se si tiene in conto una possibile rimonta democratica con il voto postale. Secondo i risultati diffusi nella notte, il presidente ha un vantaggio di circa 434.000 preferenze. I voti espressi in assenza, fino a oggi, sono stati invece all’incirca 243.000. L’Ohio fu conquistato da Trump anche nel 2016. Nel 2012 si era invece aggiudicato i suoi 18 “grandi elettori” il presidente uscente Barack Obama.
Ore 05.40 – NESSUNA SORPRESA, LA CALIFORNIA A BIDEN
Il candidato democratico alla presidenza Joe Biden si aggiudica la California, lo Stato americano che assengna il maggior numero di ‘grandi elettori’, 55. Con circa il 45 per cento dei voti scrutinati infatti, riferisce il New York Times, l’ex vicepresidente di Barack Obama ha ottenuto più del 70 per cento dei voti, contro il 28 di Donald Trump. Un esito perlopiù dato per scontato dai media americani, che di fatto non garantisce a Biden un posto da presidente. Nel 2016 Hillary Clinton si aggiudicò lo Stato costiero di Los Angeles e San Francisco, senza riuscire poi a diventare presidente.
Ore 05:10 – PENNSYLVANIA SOSPENDE SCRUTINIO VOTI POSTALI
I responsabili delle elezioni in Pennsylvania hanno annunciato una sospensione dello spoglio dei voti inviati per posta, circa 350.000, un numero più o meno equivalente al vantaggio che per ora Donald Trump ha nello Stato sullo sfidante Joe Biden. Per ora il presidente è avanti di circa 340.000 preferenze, più o meno 13 punti in termini percentuali. Secondo i responsabili elettorali della Pennsylvania, però, sui 76.000 voti per posta già conteggiati solo uno su 16 è in favore di Trump e dei repubblicani. I dati sulle preferenze espresse da remoto dovrebbero essere nuovamente pubblicati a partire da domani, dalle tre del pomeriggio ora italiana. L’incertezza dell’esito del voto nella Pennsylvania potrebbe riprodursi in altri Stati del Midwest e della cosiddetta Rust Belt, la regione delle periferie operaie che nel 2016 fu decisiva per l’elezione di Trump. Sia in Michigan sia in Ohio sia in Wisconsin, infatti, il presidente è in vantaggio di alcune centinaia di migliaia di voti ma potrebbe essere penalizzato dalle preferenze espresse per posta. Alcuni Stati, come la Pennsylvania, ammettono peraltro questo tipo di voto fino a venerdì.
Ore 04:10 – VITTORIA AGEVOLE DI BIDEN IN COLORADO
Joe Biden si avvia verso una vittoria agevole nello Stato centrale del Colorado, dove il successo democratico era ampiamente previsto. Con quasi l’80 per cento dei voti scrutinati, Biden ha ottenuto più del 57 per cento delle preferenze, contro le 40 del presidente Donald Trump. Il Colorado porta così altri nove grandi elettori a Biden che, secondo le proiezioni del quotidiano New York Times, ne ha già ottenuti 131, contro il 98 di Trump.
Ore 03:38 – TEXAS E OHIO ‘TOO CLOSE TO CALL’
Voto sul filo del rasoio in Texas e in Ohio, due Stati che valgono nel complesso 56 grandi elettori, rispettivamente 38 e 18. Nello Stato al confine con il Messico, con quasi il 75 per cento delle schede scrutinate, il presidente Donald Trump e il candidato democratico Joe Biden sono appaiati con rispettivamente il 49,4 e il 49,2 per cento delle preferenze. Di poco superiore il divario tra i due candidati in Ohio, al confine con il Canada: con circa il 60 per cento dei voti contati, Biden è avanti con il 50 per cento delle preferenze, mentre Trump segue con il 48.
Ore 03:25 – STATO DI NEW YORK A BIDEN
Le elezioni americane non dovrebbero riservare sorprese nello Stato di New York. Con circa il 15 per cento dei voti scrutinati, il candidato democratico Joe Biden sfiora supera il 77 per cento delle preferenze, contro le circa 22 del presidente Donald Trump. Lo Stato della Grande Mela è una tradizionale roccaforte democratica. Anche nel 2016 fu Hillary Clinton ad aggiudicarsi il voto dello Stato sulla costa est, che mette in palio 29 ‘grandi elettori’.
Ore 02:20 – JOE BIDEN VINCE IN VIRGINIA
Il candidato democratico per la Casa Bianca, Joe Biden, si è aggiudicato i 13 grandi elettori della Virginia: lo indicano i dati diffusi dopo lo spoglio delle schede, al termine dell’”Election Day”. Lo Stato sulla East Coast rimane quindi democratico. Anche nel 2016 il presidente Donald Trump era uscito sconfitto dal confronto con Hillary Clinton.
Ore 01:42 – PARTITA APERTA IN FLORIDA
Partita aperta in Florida. Con oltre il 72 per cento dei voti scrutinati, Joe Biden e Donald Trump sono testa a testa. Presto, per ora, per fare previsioni. Biden è avanti di circa due punti e mezzo, con il 50,8 per cento. La conquista della Florida dà diritto a 29 grandi elettori.
Ore 00.50 – INIZIA LO SPOGLIO
L’Indiana a Donald Trump, il Kentucky conteso, sia pur con un lieve vantaggio del presidente uscente: queste le indicazioni dopo l’inizio dello scrutinio delle schede nei primi due Stati americani dove si sono chiuse le urne.
Nell’Indiana, dopo lo spoglio del 5 per cento delle schede, Trump è al 64 per cento. Nel Kentucky, dopo lo scrutinio dell’11 per cento delle schede, il presidente uscente è invece avanti rispetto allo sfidante Joe Biden di meno di un punto percentuale.
In entrambi gli Stati sono considerati favoriti i repubblicani e dunque Trump.
Agenzia DiRE www.dire.it