Covid. Regimenti (Lega): “Medici di base preziosi, ma costretti a fare test e tamponi in condomini”.
“La possibilità di allargare il contagio, in questo caso, aumenta – continua l’esponente leghista – senza considerare che verrebbero meno le visite da dedicare ad altre patologie, con i medici di base sovraccaricati dell’onere burocratico di tenere il tracciamento dei pazienti esaminati. Tracciamento comunque importante, visto che sono proprio loro a venire a conoscenza per primi dei risultati. Sbagliato, poi, costringere i medici ad effettuare i tamponi, anziché limitarsi alla discrezionalità del professionista, che accettando l’incarico potrebbe attrezzarsi al meglio, chiedendo la disponibilità di strutture idonee e la dotazione di protezioni individuali adeguate. E in questa prospettiva le Regioni devono impegnarsi a fornire i dpi necessari per portare a termine gli impegni definiti nell’accordo”.
Secondo Regimenti, “se è quindi giusto, opportuno e urgente intervenire per dare respiro al sistema sanitario, e in questi nove mesi non è stato fatto nulla per far fronte alla prevista seconda ondata della pandemia, mentre servono più cure domiciliari, telemedicina e assunzioni di personale, non si possono obbligare i medici di base a svolgere questi test nel loro studio senza metterli nelle condizioni di farlo in sicurezza, nel rispetto delle persone e con le necessarie tutele. Questa possibilità dovrà essere verificata, perché non tutti gli studi hanno una disposizione tale da garantire la salubrità degli ambienti per simili prestazioni” conclude.
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