Covid. Osservatorio Italiano Partecipate Pubbliche: “Salvezza imprese TPL si gioca su contratti di servizio e riduzione divario territoriale”.
E’ quanto emerge dal report dell’Osservatorio Italiano sulle Partecipate Pubbliche (https://www.osservatoriopartecipate.eu/) a conclusione di uno studio condotto nel periodo 2015-2018 e promosso dall’Università Federico II di Napoli e dalla società di consulenza Iniziativa (www.iniziativa.cc), con il supporto scientifico di docenti delle Università Bicocca di Milano e Tor Vergata di Roma.
“Le società partecipate sono un elemento determinante della competitività territoriale di un’area e della qualità della vita dei cittadini, e svolgono un ruolo di equilibrio sociale determinante contando il 25% dei dipendenti impegnati nella Pubblica Amministrazione” afferma Ivo Allegro, membro del Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio italiano sulle partecipate pubbliche, consigliere di Giunta Assoconsult e amministratore delegato di Iniziativa, società di consulenza leader nei settori corporate finance, fondi strutturali Ue e Partenariato Pubblico Privato.
“I risultati delle società partecipate – aggiunge – dipendono fortemente dai contributi pubblici erogati, con effetti positivi sugli indicatori di performance. Con questa ricerca, insieme ai professori Riccardo Mercurio e Stefano Consiglio e alla collega Melina Nappi, abbiamo messo a confronto le aziende del settore classificandole in cluster dimensionali e individuando i “best performers”, cioè le società con i migliori indicatori di redditività, produttività e finanziari. Tra le grandi aziende emergono Autoservizi F.V.G. S.p.A. – SAF in Friuli e l’Azienda Trasporti Milanesi S.P.A., al Sud dati confortanti giungono dall’Ente Autonomo Volturno S.r.l – EAV. Le performance dipendono fortemente dai contributi pubblici e dalla puntualità degli Enti Locali, tipicamente soci, di corrisponderli”.
L’Osservatorio sulle società partecipate si è concentrato sul settore TPL data l’importanza economica e sociale del comparto (930 Aziende, 124.300 addetti e trasporta circa 5,4 miliardi di passeggeri) e vista la crisi anche dovuta all’emergenza sanitaria per il Covid.
“Il TPL italiano registra una delle performance peggiori sul piano della qualità del servizio percepita dai passeggeri, con un aumento del gap a livello europeo a fronte di un livello di contribuzione pubblica tra i più alti – sottolinea Allegro – e la domanda di trasporto è crollata dell’80% dall’inizio del lockdown, mentre i ricavi da biglietti e abbonamenti sono calati del 74%. Tali percentuali sono destinate a crescere per la prudenza nel viaggiare con i mezzi pubblici, per la diffusione delle modalità di lavoro in “home working” e per i riflessi collegati alla “convivenza con il virus”. Per questo – conclude – la riduzione dei costi, legata alla limitazione dei servizi, non permetterà di compensare la perdita dei ricavi per l’anno 2020. Ciò richiederà grandi sforzi agli enti locali soci e, visto lo stato di salute asimmetrico tra Nord e Sud, potrebbe allargare il divario territoriale nella qualità dei servizi pubblici ai cittadini”.
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