Giornata della critica sociale alla Festa del Cinema di Roma.
X edizione della Giornata della Critica Sociale: Sorriso Diverso Roma 2020,
con l’obbiettivo di portare all’attenzione dei giornalisti e del pubblico quelle pellicole presentate all’interno della manifestazione romana che si sono occupate di tematiche sociali. Due i film scelti per assegnare la menzione speciale come: miglior film sociale italiano a “Fortuna” di Nicolangelo Gelormini e miglior film sociale straniero a “The reason I jump” di Jerry Rothwell.
Roma, 23 ottobre, un interessate e intenso dibatto si è svolto presso lo Spazio Regione Lazio in collaborazione con Roma Lazio Film Commission in occasione della Festa del Cinema di Roma per la Giornata della Critica Sociale: Sorriso Diverso, giunta alla sua decima edizione.
Il Presidente e il direttore del Premio, rispettivamente Diego Righini e Paola Tassone, in accordo con il Direttore Artistico della Festa di Roma Antonio Monda, hanno assegnato il riconoscimento ai migliori film, italiano e straniero, di interesse sociale nel racconto delle fragilità e diversità delle persone, presente in sala anche il critico cinematografico Catello Masullo, Presidente del Cinecircolo Romano.
Il file rouge del dibattito è stato: “La diversa dimensione del silenzio” con i registi Nicolangelo Gelormini con Fortuna e Jerry Rothwell con il suo documentario The reason I jump.
Il dibattito è iniziato con Nicolangelo Gelormini regista esordiente, ispirato alla tragica morte delle piccola Fortuna Loffredo nel 2014 a Caivano, racconta un fatto di cronica terribile con grande senso cinematografico senza mostrarlo direttamente attraverso un cinema di grande impatto stilistico non realistico costruito ad arte; entrando nella mente della bambina per dare forma al modo in cui cercherà di elaborare la realtà con cui si trova a fare i conti. In questo film il silenzio rappresenta una forma di protezione per intraprendere un lungo percorso di elaborazione di uno shock.
Il britannico pluripremiato regista Jerry Rothwell con il suo documentario The reason I jump, ha regalato al pubblico una notevole esplorazione cinematografica sulla neurodiversità raccontando attraverso le esperienze di persone affette da autismo non verbale proveniente da tutto il mondo giovani dalla personalità eccezionale, riportando le rilevazione del bestseller di Higashida che scrisse a solo 13 anni.
Entrambe le opere raccontano un universo sensoriale di incontenibile intensità e regala allo spettatore momenti di grandi emozioni e riflessione. In entrambi i film i giovani protagonisti trasmettono un messaggio essenziale: “il silenzio, quindi non parlare non significa non avere nulla da dire”.