SCUOLA. AZZOLINA: NO LOCKDOWN GENERALIZZATI, SERVONO INTERVENTI MIRATI.

LA MINISTRA: DOVE C’È DISPERSIONE CHIUDERE È ANCORA PIÙ RISCHIOSO (DIRE) Roma, 20 ott. – “Come governo abbiamo sempre provato ad agire seguendo i principi di proporzionalita’ e di gradualita’ delle misure. Quando e’ stato il momento di chiudere, abbiamo fatto un lockdown che ha fatto anche molto soffrire i cittadini perche’ e’ stato molto duro. Oggi dobbiamo intervenire con delle chiusure chirurgiche, non servono lockdown generalizzati ma interventi mirati”. Cosi’ la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ospite di Lilli Gruber a ‘Otto e mezzo’ su La7. “Abbiamo lavorato con molta umilta’ per tutta l’estate con tutto il personale scolastico e le famiglie per riaprire le scuole, perche’ e’ quello che deve succedere in un paese civile. La scuola e’ l’ultima cosa che deve chiudere, come succede anche in Francia e in Germania. La scuola e’ una priorita’, e’ il presente e il futuro, dove formiamo i nostri ragazzi- ha commentato- Tenere chiuse le scuole in certe zone del paese rischia di essere pericoloso perche’ poi quei bambini vanno in giro, vanno per strada, nei centri commerciali. In un paese dove c’e’ una forte dispersione scolastica (in Campania supera il 18%), la scuola e’ anche un luogo di socialita’ controllato, dove ci sono le regole e si insegna a rispettarle”. La ministra ha poi ricordato gli investimenti in tablet e dispositivi, circa 200 milioni di euro. “Si puo’ fare ancora di piu’, noi non ci tiriamo indietro. Ma servono anche i test rapidi nelle scuole, perche’ non possiamo mandare in quarantena i nostri ragazzi per un raffreddore o una semplice influenza”, ha aggiunto. Infine, sul concorso straordinario, ha detto che non ci saranno rischi sanitari: “Dovete immaginarvi dieci persone per laboratorio, distanziate, con gli igienizzanti e il controllo della temperatura all’ingresso. Ci servira’ per avere meno precari l’anno prossimo perche’ potremo assumere”.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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