TEMISTOCLE SAPONIERO: IL CASO EDITORIALE DI UN GENOVESE DEL SUD. PRESTO IN LIBRERIA LA SECONDA OPERA .

 ERGA EDIZIONI

TEMISTOCLE SAPONIERO:
IL CASO EDITORIALE
DI UN GENOVESE DEL SUD. 

PRESTO IN LIBRERIA LA SECONDA OPERA
 

È motivo di grande soddisfazione per Erga Edizioni il successo di Temistocle Saponiero, che con più di 500 copie vendute in due mesi del suo Curriculum vitae di un genovese del sud – da Lacedonia, Irpinia, a Genova-Pegli  è già alla seconda ristampa e si è rivelato un vero e proprio caso editoriale nel mondo “post –lockdown”.

Dopo anni di volumi auto pubblicati, questo scrittore di 84 anni ha finalmente trovato il suo pubblico, che si è riconosciuto nella sua esperienza di migrante di successo, ma ne ha anche apprezzato la facilità di scrittura e le gradi doti affabulatorie. Un successo tardivo ma – come dimostra l’illustre esempio di Andrea Camilleri – il talento non ha età. Saponiero ha quella particolare memoria del migrante e del viaggiatore che si chiama immaginazione. Forse c’è molto di Mediterraneo in questa fresca saggezza, in uno sguardo che associa l’esperienza alla capacità di stupirsi trasformando tutto questo in storie, in racconti. Di storie, Temistocle Saponiero ne ha scritte o abbozzate tante nella sua vita; Erga ha scelto di mettere la sua squadra di professionisti editoriali al loro servizio.

Il primo passo sarà la pubblicazione dei racconti brevi di Saponiero in una struttura completamente nuova che si intreccia con il suo romanzo ‘La pendolare’, trasformato nel filo rosso di storie finalmente ricondotte a un unico sguardo curioso e capace di cogliere l’umanità nei suoi aspetti più profondi.  Non una semplice ripubblicazione, quindi, ma la revisione editoriale di una produzione variegata e sorprendente che nella riscrittura trova una nuova giovinezza.

Speriamo di stare al passo della fantasia di Saponiero, di certo ce la metteremo tutta, per lui e, soprattutto, per le lettrici e i lettori che già lo amano e che aspettando di leggerlo ancora.

“La richiesta imprevista e imprevedibile di scrivere il “curriculum vitae” con cui un bravo insegnante sconcertò e gettò nello scompiglio Temistocle e i suoi compagni di classe, fu evidentemente una preziosa lezione e giustamente occupa una delle tappe centrali del racconto. Il silenzio che seguì a quella incomprensibile richiesta, liberò nei ragazzi la possibilità di farsi domande, di ascoltare il proprio stupore e cominciare a cercare in sé le risposte per crescere. Risvegliò insomma il pensiero, come sempre la scuola dovrebbe fare.
L’autore evidentemente fece tesoro di quella lezione e, se dovesse fare ora il compito che allora gli era stato richiesto, sicuramente il suo curriculum comprenderebbe tutta l’esperienza di vita al paese, il distacco dalla sua famiglia-tribù e la genovesità maturata e matura. Metterebbe come ha fatto in questo libro, anche le partenze e le scelte di lontananza che non hanno rotto ma rafforzato la continuità con il passato”.

(dalla prefazione di Marina Savoia)