EUROPA. OLTRE 700MILA CONTAGI DA COVID, AL VIA LOCKDOWN PARZIALI.

IMPOSTO COPRIFUOCO A PARIGI, IN IRLANDA DEL NORD CHIUSE LE SCUOLE (DIRE) Bruxelles, 15 ott. – Piu’ di 700.000 casi nell’ultima settimana in tutta Europa: sempre piu’ Stati europei stanno affrontando la seconda ondata di contagi da coronavirus. La situazione e’ particolarmente grave in Spagna, Francia, Regno Unito, Belgio e Paesi Bassi, ma sta peggiorando anche in Germania e Italia. Nel Regno Unito ieri si sono registrati 19.724 nuovi casi, un nuovo record giornaliero. Anche Spagna e Germania fanno segnare nuovi record, con rispettivamente 11.970 e 5.132 casi. Parziali lockdown sono stati imposti anche nei Paesi Bassi e in Catalogna – dove bar e ristoranti hanno chiuso – nonche’ in Repubblica Ceca e Irlanda del Nord, dove e’ stata decisa la chiusura anche delle scuole. In Francia il presidente Emmanuel Macron ha annunciato ieri sera che il Paese e’ tornato in emergenza sanitaria. Avendo registrato nelle scorse 24 ore ben 22.591 nuovi casi, Macron ha deciso che a Parigi e in altre otto citta’ metropolitane sara’ attivo un coprifuoco dalle 21 alle 6 del mattino, a partire da sabato 17 ottobre. Il coprifuoco sara’ valido almeno per un mese, e successivamente le autorita’ francesi valuteranno se rinnovarlo fino all’1 dicembre. “Non abbiamo perso il controllo, ma la situazione e’ preoccupante” ha detto Macron. “Siamo entrati in una fase in cui bisogna reagire”. Il presidente francese ha quindi chiarito che al momento un nuovo lockdown nazionale sarebbe una misura “sproporzionata”: “Non e’ facile essere giovani nel 2020” ha detto Macron motivando la decisione di imporre il coprifuoco notturno.

Anche Berlino sta prendendo nuove misure. La cancelliera Angela Merkel ha stabilito che per ridurre il contagio nelle zone piu’ a rischio – dove ci sono piu’ di 35 contagi per 100.000 abitanti – bar e ristoranti dovranno chiudere alle 23. “Vedremo i risultati delle nostre scelte fra dieci giorni, quindi dobbiamo aspettare”, ha spiegato la cancelliera tedesca.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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