CORONAVIRUS. BINETTI: GOVERNO CHIARISCA SU IPOTESI LOCKDOWN A NATALE.
DIRE) Roma, 15 ott. – “Non c’e’ dubbio che nel crescendo dei contagi, in Italia e nel mondo, il clima di preoccupazione e di incertezza si vada diffondendo sempre piu’ e il futuro a breve e medio termine si stia caricando di nuvole che non sembrano promettere niente di buono. I dati della settimana rivelano, solo in Italia, un incremento record dei nuovi casi: +104%. L’ultimo segnale d’allarme lo ha lanciato Andrea Crisanti, il microbiologo dell’Universita’ di Padova, intervenendo in una trasmissione che ha una notevole diffusione: ‘Credo che un lockdown a Natale sia nell’ordine delle cose’ e ha poi citato l’esempio della Gran Bretagna che ha deciso di fare lockdown durante le vacanze scolastiche. Secondo Crisanti piu’ che adottare misure sui comportamenti, che restano comunque di buon senso, occorrerebbe bloccare il virus. Il rischio a suo avviso e’ che tra 15 giorni ci potrebbero essere nuovamente 10-12mila casi al giorno. Anche Walter Ricciardi sembra pensarla in modo analogo; per lui il ritmo di crescita dei contagi e’ talmente forte che a novembre si potrebbe arrivare a 15-16.000 casi al giorno, per cui oltre a rispettare le vecchie regole occorrerebbe introdurne di nuove”. Lo riferisce la senatrice Paola Binetti, UDC, che sottolinea: “I contagi in vistosa crescita, nonostante la maggioranza della popolazione abbia adottato comportamenti corretti, pone domande molto serie a tutti coloro che seguono l’andamento del virus con grande attenzione: cosa si potrebbe fare di piu’? A cosa si riferiscono Crisanti e Ricciardi quando pur ribadendo il valore delle tre misure di sicurezza: mascherine, distanza e gel, chiedono di fare qualcosa di piu’? A chi si riferiscono: al governo? Quando dovrebbe partire questa nuova operazione di revisione e di completamento delle misure messe in atto finora e dei modelli di comportamento auspicati? Giovani e famiglie sono terrorizzati dall’ipotesi del lockdown a Natale e sono oggi disposti anche a maggiori sacrifici, ma su quel di piu’ chiesto da Crisanti e Riccardi vorrebbero capire meglio in cosa consista e perche’, essendo entrambi membri del Comitato scientifico, non introducano nelle buone pratiche di questi giorni anche quel di piu’. Forse il Governo su questo punto potrebbe essere piu’ esplicito!”.
Agenzia DiRE www.dire.it