TRASPORTI. LEGAMBIENTE: SERVONO MEZZI PIÙ SICURI CONTRO RISCHIO COVID.
“Il braccio di ferro in corso sul nodo trasporti- dichiara Edoardo Zanchini, vicepresidente nazionale di Legambiente- dimostra purtroppo che si e’ arrivati impreparati sul ripensare la mobilita’ sostenibile in citta’ al tempo del Covid-19. Durante il periodo estivo si sarebbero dovute definire misure e azioni da mettere in campo in vista della riapertura degli uffici e la ripresa della scuola, ma alle parole non seguiti i fatti. Ora bisogna correre per recuperare il tempo perso e dare risposte chiare e precise per aumentare garantire spostamenti piu’ sicuri sui mezzi pubblici e per offrire davvero alternative sostenibili ai cittadini, visto che diverse risorse sono gia’ disponibili come, ad esempio, i 150 milioni previsti con l’ultima legge di Bilancio per il co-finanziamento di percorsi ciclabili urbani. Le citta’ italiane non devono aver paura di sperimentare nuove ricette green sostenibili, come abbiamo scritto nella lettera sulla mobilita’ post Covid-19 inviata ai sindaci e nel pacchetto diproposte per la Fase 2 che abbiamo presentato nei mesi scorsi”. “Al governo- aggiunge Zanchini- chiediamo che gli investimenti previsti nei Piani della mobilita’ sostenibile (Pums) delle citta’ italiane diventino una priorita’ del Recovery Plan italiano, realizzando subito nuove piste ciclabili, aprendo i cantieri di linee metropolitane e tram, rafforzando l’offerta di sharing mobility a emissioni zero”.
Sul capitolo risorse, Legambiente ricorda “inoltre quelle appena sbloccate dal MIT che, con il decreto ministeriale pubblicato sabato scorso in Gazzetta Ufficiale, ha messo a disposizione 137,5 milioni di euro per la progettazione e la realizzazione di ciclostazioni e di interventi concernenti la sicurezza della circolazione ciclistica cittadina, quali l’ampliamento della rete ciclabile e la realizzazione di corsie ciclabili. Interventi che andranno realizzati entro ventidue mesi pena la revoca del finanziamento. Per altro il raddoppio dei chilometri delle piste ciclabili e’ un intervento gia’ previsto nei PUMS, i Piani urbani per la mobilita’ sostenibile, che i Comuni devono mettere in campo al piu’ presto. Si tratta di progetti per 2.626 km di nuove piste ciclabili, da sommare ai 2.341 km di quelle gia’ esistenti in 22 citta’ italiane”. Infine per l’associazione ambientalista “e’ importante anche intervenire al piu’ presto sul fronte spostamenti/percorsi casa-scuola. Per questo Legambiente chiede alle amministrazioni locali di sostenere pedibus e bicibus, di istituire zone scolastiche davanti a ogni scuola, di pianificare itinerari casa-scuola per favorire la mobilita’, ciclistica/micromobilita’, di spingere verso l’adozione dei mobility manager scolastici come gia’ previsto dalla legge 221 del 28 dicembre 2015, tuttora ampiamente ignorata, e di attrezzare tutte le scuole con rastrelliere e consentire il parcheggio interno dove possibile per poter parcheggiare in sicurezza le biciclette”.
Agenzia DiRE www.dire.it