ROMAEUROPA: 15 e 16.10 Bartolini/Baronio in prima nazionale al Mattatoio con 333 km – Esercizi sull’abitare #2.
Mattatoio – Teatro 2
Giovedì 15 ottobre ore 21
Venerdì 16 ottobre ore 17 e ore 21
Biglietti 10 euro
(Bartolini / Baronio – ph. Piero Tauro)
“E allora a sostituire il riparo della casa non saranno soltanto i nostri singoli nomi, ma la nostra consapevole presenza collettiva nella storia, e vivremo di nuovo al centro del reale. Malgrado tutto, riesco a immaginarlo.”
John Berger
Dopo 16,9 Km percorsi nella prima tappa ospitata al Romaeuropa Festival 2019 – che aveva indagato il rapporto tra la periferia (Quarticciolo) e due poli museali del centro di Roma (Palazzo delle Esposizioni e Mercati di Traiano) – Bartolini/Baronio approda al Romaeuropa Festival 2020 giovedì 15 e venerdì 16 ottobre al Mattatoio di Testaccio con 333km Esercizi Sull’abitare #2.
Partendo da Roma e dall’incontro con il Centro Giovani e Scuola d’Arte MateMù nel quartiere multietnico dell’Esquilino, passando per Ostia, l’attenzione della ricerca si concentra nei paesaggi fuori dalla città, nello specifico nei Comuni del Lazio di Maenza, Castrocielo e Alvito e nella natura che li circonda. In ciascun luogo ospitante su un piano d’indagine specifico attorno alla comunità incontrata e alle dimensioni aperte dalle parole “casa”, “abitare”, “mappa”, “luoghi comuni”, “cura”, “comunità”, “condivisione”, “convivenza”, “trasloco” si costruisce una mappa fatta di persone-case, una geografia umana dell’abitare, una geografia “interiore” che si costruisce nell’incontro.
Il racconto e la condivisone di questo viaggio sono il gesto artistico, la tappa finale; 333km si fa contenitore di luoghi, immagini, suoni, un vocabolario di parole, canzoni, piccoli oggetti, volti, ferite, biografie. 333km Esercizi sull’Abitare#2 è uno spettacolo coprodotto con 369gradi, in collaborazione con Romaeuropa Festival, Teatro di Roma, Atcl per le residenze nei Comuni di Alvito e Castrocielo e di Maenza ed è realizzato anche con il prezioso sostegno di Teatro Biblioteca Quarticciolo e Carrozzerie n.o.t.
ESERCIZI SULL’ABITARE è un format modulare della compagnia Bartolini/Baronio. Una piattaforma di collaborazione e scambio tra pratiche artistiche differenti, di relazione tra luoghi, di mappatura di narrazioni e geografie umane e di ricerca sul tema dell’abitare. A partire dalla riflessione sul tema della casa come luogo di concentrazione simbolica della convivenza umana, la compagnia Bartolini/Baronio dialoga con territori, abitanti, artisti, istituzioni, condividendo e sviluppando sinergicamente un intervento di dislocazione di luoghi e pratiche attraverso alcuni esercizi sull’abitare.
ESERCIZI SULL’ABITARE è un non-luogo a metà strada tra l’esperienza teatrale, la ricerca antropologica, l’installazione artistica, la condivisone di storie, memorie e saperi, in cui il tempo e lo spazio co-abitano in una casa orizzontale, aperta e in perenne cambiamento. Il teatro stesso si fa casa e rende possibile il trasloco dei territori geografici, simbolici e umani. L’evento conclusivo è per questo un rito collettivo, un concerto, una condivisione di un luogo in comune.
BARTOLINI/BARONIO
È una formazione artistica romana nata nel 2009 dal sodalizio artistico tra Tamara Bartolini e Michele Baronio. Dal 2014 sono accompagnati da 369gradi, produzione apprezzata in Italia e all’estero nell’ambito delle nuove drammaturgie e del teatro di innovazione.
Si formano entrambi al Centro Internazionale La Cometa, e in laboratori, master class, e spettacoli con diversi maestri, registi e compagnie della scena contemporanea e del teatro tradizionale. Condividono dieci anni di lavoro all’interno della compagnia triangolo scaleno teatro, diretta da Roberta Nicolai, partecipando alla creazione del festival Teatri di Vetro, a OFFicINa ZTL e altri eventi culturali. Esplorano entrambi dimensioni attoriali di tipo autoriale, chi lavorando con la scrittura, la pedagogia e la regia (del 2004 lo spettacolo Cerchio delle folle signore sulla vita e le opere di Sylvia Plath e Anne Sexton), chi con la musica e l’ideazione scenica. Dal 2009, a partire dal progetto LA CADUTA_incontro tra artisti e territori (realizzato in sinergia con musicisti, videomaker, fotografi) nasce un sodalizio che li vede insieme in tutte le successive creazioni tra cui: la performance TU_TWO_due alla fine del mondo, lo spettacolo tratto da una storia vera CARMEN CHE NON VEDE L’ORA, il programma REDREADING, viaggio sentimentale e appassionato tra teatro e letteratura, di cui tra il 2012 e il 2018 sono state create tre stagioni con 13 RedReading, la prima al Teatro Argot con una tappa al Teatro Quarticciolo all’interno del progetto a cura di Valentina Valentini e Francesco Fiorentino La terra sonora_il teatro di Peter Handke, la seconda a Carrozzerie n.o.t, la terza al Teatro di Villa Torlonia (Teatro di Roma) con la collaborazione dell’artista visiva Elena Bellantoni e dell’Associazione Wunderbar Cultural Projects.
Vincono il premio di produzione Dominio Pubblico Officine con lo spettacolo PASSI_una confessione che debutta nel 2015 anche nella versione radiofonica per la rassegna Tutto Esaurito! di Radio3. L’ultimo spettacolo DOVE TUTTO È STATO PRESO, ispirato al romanzo Correzione di Thomas Bernhard, vince il bando CURA 2017 (Residenza IDRA e Armunia), debutta al festival Teatri di Vetro 2017 e vince la sezione Visionari 2018 di Kilowatt festival. Nel 2018 sono tra i vincitori del bando di sostegno alla produzione Fabulamundi con un progetto di mise en espace dal testo Tout entière di Guillaume Poix con la traduzione a cura di Attilio Scarpellini.
Parallelamente portano avanti il lavoro di pedagogia teatrale nelle scuole, nelle biblioteche, nei comuni, e in progetti di alta formazione tra cui PercorsiRialto e ScuolaRoma (che li vede insieme a diversi artisti della scena contemporanea romana tra cui L. Calamaro, Deflorian/Tagliarini, F. Santoro, L. F. Natoli, Tony Clifton Circus e tanti altri). Il lavoro pedagogico ha la sua continuità nel progetto annuale Biografie/Ritratti a Carrozzerie n.o.t; e nei laboratori Ritratti di un territorio con gli adolescenti e i rifugiati al Teatro del Lido di Ostia con cui partecipano alle due edizione 2017/2018 di ALLEZENFANTS! microfestival dei laboratori teatrali dei licei romani al Teatro India. Nel 2017 sono invitati al laboratorio di Fabulamundi Playwriting Europe in collaborazione con Teatro di Roma condotto da David Lescot e Attilio Scarpellini e nell’autunno 2018 sono docenti con una master class al corso di alta formazione “Attore Creatore” organizzato da Residenza IDRA. Da alcuni anni collaborano con la compagnia TIconZero di Fernanda Pessolano a diversi progetti tra cui i reading per bambini con il teatrino di carta Bianco Teatro e il progetto europeo Altercities sulla storia delle periferie in cui creano il reading Alla fine della città. Del 2018 la collaborazione con Teatro delle Apparizioni per la creazione dello spettacolo I musicanti di Brema che debutta al Teatro India. Nel 2019 hanno presentato al Romaeuropa Festival il lavoro conclusivo del progetto Esercizi sull’Abitare, percorso artistico sviluppatosi in diversi luoghi della città di Roma e che avrà una seconda e nuova tappa in diversi comuni del Lazio ì, sempre in collaborazione con il Romaeuropa Festival. Nello stesso anno è stato presentato al Kilowatt Festival il format 9 Lune, uno spettacolo itinerante costruito con gli abitanti di Sansepolcro.
Nel 2020 il Teatro di Roma dedica una personale alla compagnia portando in scena le produzioni Tutt’Intera e Dove tutto è stato preso al Teatro India e un ciclo di Red Reading al Teatro di Villa Torlonia.
Quello di Bartolini/Baronio un teatro “manifesto di prossimità” che vuole creare esercizi di vicinanza tra chi lo fa e chi lo riceve, ricerca di umanità, ritratto della fragilità e della solitudine del mondo contemporaneo, ma anche della sua potenzialità di sovversione. La ricerca drammaturgica e didattica è infatti dichiaratamente e variamente declinata come ricerca di relazione e contatto, di creazione di luogo – corporeo, privato e collettivo- ovvero, in ultimo, ricerca d’identità e come essa possa farsi, in un linguaggio teatrale, sentimentale, finanche pratica politica.
369gradi è un organismo di produzione riconosciuto dal MIBAC che sostiene e produce arti performative nell’ambito dell’innovazione, della sperimentazione e della multidisciplinarietà. Il progetto nato sotto la direzione generale di Valeria Orani è legato alla costruzione di strategie che permettano la crescita e la valorizzazione del talento e della creatività delle formazioni artistiche prodotte e la promozione e diffusione della drammaturgia e delle arti performative italiane contemporanee in Italia e all’estero. Nel 2015 369gradi inizia un percorso di internazionalizzazione con gli Stati Uniti grazie alla collaborazione con Umanism NY e con il Martin Segal Theatre Center (Graduate Center City University of New York). Nel 2017 acquisisce i diritti in esclusiva per l’Italia del progetto White Rabbit Red Rabbit di Nassim Soleimanpour. Nel 2018 inizia la collaborazione produttiva con Antonio Marras, per Mio cuore io sto soffrendo, cosa posso fare per te?.
Ad oggi 369gradi accompagna produttivamente, Bluemotion, Bartolini/Baronio, Dante Antonelli, sostiene gli spettacoli Echoes di Lorenzo de Liberato con Stefano Patti e Marco Quaglia, Piccoli Funerali di e con Maurizio Rippa, Un onesto e parziale dialogo sopra i massimi sistemi di Pietro Angelini. Cura il progetto internazionale Amina>Anima/Soul, collabora alla realizzazione di Powered by REf, progetto di Romaeuropa Festival in collaborazione con Carrozzerie | n.o.t. Produce il programma L’ultimo nastro di Krapp di Stefano Patti e Simone Giustinelli, cura la direzione amministrativa della Festa di Teatro Eco Logico di Stromboli e coordina il Master Internazionale di Arts Management di Ied Roma.
Crediti
un progetto di e con Tamara Bartolini, Michele Baronio
drammaturgia Tamara Bartolini
paesaggio sonoro e canzoni Michele Baronio, Renato Ciunfrini, Sebastiano Forte
immagini, sculture e regia video Raffaele Fiorella
luce Gianni Staropoli
suono Michele Boreggi
supervisione alla scena e ai costumi Marta Montevecchi
identità visiva Margherita Masè
editing interviste Livia de Paoli
produzione Bartolini/Baronio e 369gradi
in collaborazione con Romaeuropa Festival, Teatro di Roma, Atcl per le residenze nei Comuni di Alvito e Castrocielo e di Maenza nell’ambito del “Festival Radure: Spazi culturali lungo la Via Francigena del Sud”
con il sostegno di Teatro Biblioteca Quarticciolo e Carrozzerie n.o.t
con la partecipazione dei progetti MaTeMu Spazio giovani scuola d’arte del CIES | CastellinAria Festival di Teatro Pop | Eko Orchestra di Castrocielo| “Ritratti di un territorio” Teatro del Lido di Ostia
«Amo le mappe perché dicono bugie
perché sbarrano il passo a verità aggressive
perché con indulgenza e buonumore
sul tavolo mi dispiegano un mondo
che non è di questo mondo»
Wislawa Szymborska
Il Romaeuropa Festival 2020 è realizzato nell’ambito del programma ROMARAMA promosso da Roma Capitale.
Tutto il programma del Romaeuropa Festival 2020 è consultabile sul sito romaeuropa.net
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