Turismo. Francesco Lupoi (Studio Speri): “Futuro alberghi è in strategie di sicurezza per ospiti”.

“Il futuro delle catene alberghiere in Italia e le strategie di espansione dovranno passare soprattutto per la sicurezza dell’ospite, sottolineata dai nuovi protocolli adottati, che dovranno essere implementati attraverso soluzioni architettoniche e di design, da declinarsi sui molteplici prodotti alberghieri, segmenti e destinazioni”. Lo afferma Francesco Lupoi, dello Studio Speri, Partner dell’ITHIC, Italian Hospitality Investment conference, focus sulla finanza immobiliare alberghiera, che si è svolto al Palacongressi di Rimini.

Giunto alla sua seconda edizione, l’ITHIC ospita catene alberghiere e investitori da tutto il mondo e tra i temi che saranno affrontati vi è anche l’andamento del mercato turistico italiano nel post Covid-19 e le misure che potranno essere messe in campo per superare la crisi.

Studio Speri da cinquant’anni si occupa di ingegneria e architettura ed è specializzato nell’ambito hospitality, dall’advisory alla consulenza nella progettazione e costruzione.

“Quando si parla di sicurezza – continua Lupoi – bisogna vedere oltre il Covid. Vi è la sicurezza finanziaria, quella strutturale e quindi quella sociale. Quella di tipo strutturale deve essere assicurata da verifiche di vulnerabilità sismica sugli edifici, come è stato fatto per diversi hotel sulla penisola. Un lavoro che svolgiamo anche a Cascia, in Umbria, con l’hotel Cursula, che stiamo ricostruendo utilizzando isolatori sismici, nella consapevolezza che un settore come quello alberghiero debba offrire la massima sicurezza e la necessaria stabilità strutturale degli edifici nel lungo periodo”.

Secondo Lupoi “la sicurezza deve riguardare anche gli investimenti, grazie a un’attività di costruzione e di rinnovamento degli stabili attenta ai criteri ambientali con protocolli certificati, come il LEED. Questa porta a una solidità dell’investimento e, con le scelte tecniche connesse, come sistemi di condizionamento anti-Covid e assenza di sostanze nocive nei materiali, a una salubrità per gli occupanti. Infine – conclude – sicurezza dell’investimento che ricade nella scelta della catena, adeguata alle caratteristiche delle strutture e desiderata dalle proprietà per creare partnership durature”.

 

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